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mercoledì 7 gennaio 2009

Alemanno: "300 criminali alla Sapienza". Fiducia alla Camera sul Dl 180/08. L'Onda torna in piazza a Roma! "Criminale è chi distrugge!"

Gli studenti dell'Onda sono tornati a farsi sentire contro le politiche per l'Università e la Scuola del Governo Berlusconi. Lo hanno fatto davanti alla Camera dei deputati mentre in aula si votava la fiducia al Decreto Gelmini (180/08).

Imbavagliati gli studenti hanno agitato uno striscione: "Criminale è chi distrugge!" in risposta al sindaco Alemanno che, nei giorni scorsi, aveva detto: "La Sapienza è ostaggio di 300 piccoli criminali".

"Alemanno e Frati forse si sentono come l'imperatore Serse - hanno gridato gli studenti - quando nella guerra per conquistare la Grecia hanno trovato 300 spartani ad affrontarli. Noi siamo orgogliosi di essere ben oltre 300".

Tra fumogeni accesi e cori "Noi la crisi non la paghiamo", i ragazzi hanno spiegato le ragioni della protesta. "Ancora una volta - ha detto Stefano Zarlenga, uno dei leader del movimento - stanno alzando un polverone sulla Sapienza per nascondere il loro vero obiettivo, ovvero quello di smantellare il sapere pubblico". E ancora: "Frati sta con il Governo - ha continuato Zarlenga - non si è opposto alle frasi di Alemanno che ha attaccato in modo forte un movimento che ha portato in piazza migliaia di persone. Il sindaco, invece di fare dichiarazioni da Cortina che non c'entrano nulla, dovrebbe fare più attenzione a gestire la sicurezza in questa città".

Quanto all'invito rivolto dal Rettore Frati a Papa Benedetto XVI perchè faccia visita all'ateneo, Zarlenga ha detto: "Magari venisse, siamo pronti ad accoglierlo ma non vogliamo nessuna passerella, pretendiamo un confronto". Dopo la breve dimostrazione in piazza, durata circa 30 minuti, in gruppo come erano arrivati, i ragazzi se ne sono andati al grido: "La gente come noi non molla mai!"

I ragazzi hanno anche stampato alcuni volantini da distribuire ai passanti in via del Corso e alla galleria Colonna per spiegare le ragioni della protesta prima di fare ritorno alla Sapienza.

"Abbiamo convocato il sit-in appena abbiamo saputo che il Governo avrebbe posto la fiducia sul decreto Gelmini - aveva spiegato prima dela protesta Francesco Brancaccio, uno dei leader dell'Onda - La prossima settimana - continua - ci sarà una assemblea alla Sapienza per decidere come riorganizzare la protesta che andrà avanti".

Il dibattito sarà più ampio di questo sit-in, spiegano gli studenti, e sarà allargato ai temi "del lavoro, della precarietà, della casa. Tutti terreni - aggiunge Brancaccio - su cui ci batteremo molto". Gli studenti pensano a "campagne informative", ma anche ad "azioni di protesta per l'accesso libero alla cultura".


Repubblica.it

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