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LUNEDì 27 APRILE ore 11.00 Aula Magna della Facoltà di Lettere : Conferenza stampa promossa da LettereInMovimento con l'Ordine dei Medici ed i Professori della Facoltà di Lettere




mercoledì 7 gennaio 2009

Mobilitazioni per Gaza e per il popolo palestinese. La nostra posizione!

Come LettereInMovimento riguardo al perdurare della tragica situazione di Gaza, e coerentemente al primo comunicato emesso sulla questione rispetto al nostro appoggio circa le manifestazioni di dissenso, locali e nazionali, verso la criminale aggressione israeliana, aderiamo all'appello ("Dobbiamo fare la nostra scelta. Complici della guerra o costruttori di pace?") lanciato ieri dalla "Tavola della Pace" (che trovate in versione integrale nella colonna di destra del nostro blog, sezione "Carte importanti"), firmato da una buona parte dell'arcipelago pacifista italiano (compresi Arci, Cgil e Prc), raccogliente in pochissime ore già tantissimi sostegni e richiamante un appuntamento di confronto e mobilitazione per il 17 gennaio, ore 10.00, ad Assisi, condividendone i contenuti. Allo stesso tempo, come anche in altre occasioni abbiamo fatto, non manchiamo di fare una critica ai movimenti, alle associazioni, ai sindacati, ai collettivi, giacchè, sempre per il 17 gennaio, un coacervo di soggettività più radicali (coloro che hanno dato vita alle spontanee mobilitazioni territoriali del 29 dicembre, compresa quella di Modena organizzata dal C.ollettivo A.utonomo M.odenese, ed alle coordinate iniziative di protesta, sparse in tutta Italia, del 3 gennaio), riunito sotto la spinta propulsiva del "Forum Palestina", ha lanciato l'idea di inscenare una manifestazione nazionale di appoggio alla Palestina, a Roma, tramite una distinta piattaforma (troverete anch'essa fra le "Carte importanti", "Dalla parte dei palestinesi!"). Essa, a differenza dell'appello pacifista, augurandosi la pace come noi tutte e tutti, sostiene anche il diritto alla resistenza del popolo palestinese, ponendosi su di un piano certamente più antagonista, ma lo stesso condivisibile, per quanto ci riguarda.

La nostra speranza, rallegrandoci del fatto che, in ogni caso, qualcosa sta cominciando a muoversi strutturalmente (dopo i vagiti beneauguranti del 29 e 3 gennaio, con quindici piazze "di lotta" in tutta Italia) e la gente ad indignarsi sinceramente (delle 700 vittime palestinesi dall'inizio del conflitto un terzo sono al di sotto dei 16 anni, ndr), è quella che si riesca a costruire una piattaforma ampia, partecipata e condivisa, la quale porti, in brevissimi tempi, alla convocazione di una manifestazione unitaria del movimento contro la guerra, da troppo tempo assente dalle scene anche a causa della sua deleteria frammentazione!

LettereInMovimento

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