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LUNEDì 27 APRILE ore 11.00 Aula Magna della Facoltà di Lettere : Conferenza stampa promossa da LettereInMovimento con l'Ordine dei Medici ed i Professori della Facoltà di Lettere




giovedì 11 dicembre 2008

Ateneo di Modena in Rivolta! Piattaforma politica per lo Sciopero Generale Generalizzato del 12 dicembre!

IL CONTESTO DEL 12 DICEMBRE, SCIOPERO GENERALE GENERALIZZATO!

Il 12 dicembre (data di luttuose ed eroiche giornate per il nostro Paese), in occasione dello Sciopero Generale proclamato dalla Cgil e dai sindacati di base (Cobas/Sdl/Cub) sotto la spinta propulsiva del movimento dell'Onda, saremo a Bologna e ci collocheremo nel corteo autonomo ed indipendente che partirà, alle ore 9.30, da piazza Verdi per attraversare le mobilitazioni sindacali e la città nonché proiettarsi durante l'intero arco della giornata; un corteo che sappia relazionarsi con il mondo del lavoro, quindi non antagonista con i cortei sindacali e con i partiti che vi hanno aderito, costruito assieme al movimento bolognese, alle soggettività autorganizzate della Cultura e della Formazione, agli studenti, ai genitori, agli insegnanti, ai precari, ai migranti, ai comitati per la difesa dei beni comuni.

Sarà l'occasione per generalizzare il conflitto e marcare i nostri contenuti specifici, essendo fortemente consapevoli che l'attacco anti-popolare del Governo di centro-destra e di Confindustria è sistemico (giusto per citare alcuni dati: 2,3 milioni di precari privi di qualsiasi tipo di ammortizzatore sociale; 362.000 persone occupate nell'industria, artigianato, edilizia e servizi messe in Cassa integrazione da gennaio 2008 ad ora; la Fiat che chiude per un intero mese tutti i propri stabilimenti sul territorio, mandando 59.000 lavoratori in Cassa integrazione) e quindi provando ad inserirci entro un piano d'opposizione sociale quanto più possibile largo ed unitario.

Per gridare forte: “Noi la crisi non la paghiamo!”, “lì dove il “Noi” dello slogan non è corporativo e non parla soltanto degli studenti: “Noi” sono tutti coloro che la crisi non l'hanno prodotta e che dunque non intendono pagarla” (dall'appello della “Sapienza in mobilitazione”). Perché la crisi è duplice: dell'economia capitalistica globale e dell'Università. E Noi la dobbiamo rovesciare!

COSA VOGLIAMO E COSA NON VOGLIAMO!
  • Contro le leggi 133/08, 169/08, le Linee Guida del Governo per l'Università, il Dl 180/08;
  • Contro l'aziendalizzazione e la privatizzazione di Scuola, Università e Ricerca;
  • Contro la parcellizzazione, la frammentazione e la nozionistica imposte alla Conoscenza;
  • Per la liberazione dei tempi e dei modi dello Studio;
  • Per un Sapere critico, complesso, molteplice ed interdisciplinare, da ricercarsi anche dialogando con quei docenti “illuminati” che pure esistono;
  • Per l'AutoRiforma dell'Università, da costruirsi mediante pratiche di AutoFormazione, e l'espansione di un terreno di critica generale all'Università esistente;
  • Per la laicità integrale di Scuola, Università e Ricerca;
  • Per l'applicazione scientifica della legge 626/94 e del Testo Unico sulla Sicurezza negli ambienti scolastici ed accademici, oltre che nei luoghi di lavoro;
  • Contro la Finanziaria 2009 ed il massacro “sociale” che deriverebbe dalla sua applicazione;
  • Contro le leggi “bipartisan” che hanno consentito l'irreversibilità del processo di precarizzazione del lavoro: “pacchetto Treu” e legge 30/03;
  • Per un Welfare del comune (common-fare) che parli di erogazione di reddito diretto ed indiretto (casa, servizi, cultura, estensione del Diritto allo studio) per studenti, disoccupati e precari, nonché di salario minimo intercategoriale per tutte le lavoratrici ed i lavoratori;
  • Contro la devastazione ambientale dei territori ed i soprusi avverso le locali popolazioni;
  • Per la difesa integrale e pubblica dei beni comuni (acqua, aria, cibo, vestiti, abitazione, trasporti);
  • Per i pieni ed eguali diritti civili, sociali e politici ai migranti;
  • Contro gli ingenti fondi sperperati per Grandi Opere (No Tav, No Dal Molin, No Mose, No Ponte) di nulla utilità e per finanziare la spesa militare.

LA CRISI LA PAGHINO LE BANCHE, LE IMPRESE E CHI HA ACCUMULATO INGENTI PROFITTI ALLE SPALLE DI CHI PRODUCE CONCRETAMENTE LA RICCHEZZA REALE!


Ateneo di Modena in Rivolta/coordinamento dei collettivi
(LettereInMovimento, CollettivoEconomia, UniMOnda)

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