Finalmente il sito di Carta/Cantieri Sociali ha pubblicato l'articolo che racconta la nostra esperienza, scritto da Fabio e Giuseppe. Lo trovate in home page fra Gigi Sullo ed il Subcomandante Marcos!
http://www.carta.org/campagne/beni+comuni/16193
Lo pubblichiamo anche sul blog, in modo che possa fungere da rapido riassunto di quel che abbiamo combinato in questi due mesi e di quel che vorremo e sapremo fare da gennaio in poi!
"Quella che segue è una delle pagine del Diario di Bordo dell’Onda che abbiamo pubblicato nelle ultime settimane del 2008. Ci pareva che fosse il modo giusto per raccontare la discesa in campo di una nuova generazione, che ha piena coscienza della precarietà esistenziale cui è condannata e quindi ha deciso di ribellarsi. Questa volta il racconto arriva da Modena."
MODENA IN MOVIMENTO!
La gestazione.
Da tempo Modena attendeva una scossa, un tumulto, una ventata di sana indignazione. Ebbene, questo lungo e rovente autunno questa strana esperienza l’ha portata con sé, tracimando con la verve e la forza di un’Onda Anomala! D’altro canto, si è dovuto aspettare che il Consiglio di facoltà di Lettere e Filosofia, su proposta di un ricercatore, convocasse un’assemblea aperta a studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo, con blocco della didattica, per discutere della legge 133/08, per prendere realmente coscienza. Il 22 ottobre 2008 si è svolto, così, questo partecipato momento di confronto. Alla fine di quella primigenia assemblea è stato approvato un documento di radicale riprovazione. Si era ora instillato in numerose persone il desiderio di contribuire alla nascita di un soggetto nuovo e organizzato che s’impegnasse nella lotta contro un provvedimento legislativo capace di cancellare il futuro di un intero Paese. La mailing-list è stato lo strumento che ci ha consentito di formare una comunità. Assolutamente reale, in carne ed ossa.
La nascita.
Il momento di costituzione di quello che sarebbe divenuto un collettivo di lavoro politico si svolge il 27 ottobre. Dal dibattito emerge la volontà di articolare la nostra identità su modalità orizzontali e condivise, ribadendo la sovranità di un’arma speciale: l’assemblea. Si costituiscono tre gruppi di lavoro e tre rispettivi portavoce a rotazione mensile. Sin da subito si avverte uno scarto di costituzione rispetto ai movimenti precedenti: individui diversi tra loro, alcuni con differenti esperienze politiche di base alle spalle, altri nessuna. Persone che vivono questa lotta come un sincretico incontro capace di sperimentare una nuova pratica politica ed un inedito linguaggio. Nasce LettereInMovimento.
I primi passi.
Il 29 ottobre ci dirigiamo in piazza Grande per svolgere la seconda assemblea del collettivo, con l’intento di ribadire la nostra internità al tessuto cittadino e rompere i confini dell’Università; ci rechiamo poi al parco «Novi Sad» per solidarizzare con gli studenti delle medie superiori e discutere insieme. Il 30 ottobre, Modena è invasa da 10.000 persone che inviano un messaggio ben preciso al Governo: «Noi la crisi non la paghiamo!». Si susseguono innumerevoli assemblee, quasi quotidiane e molto vivaci. La gioia, la leggerezza, l’entusiasmo, la caparbietà e la consapevolezza crescono. Sorgono altri collettivi [UniMOnda, ad esempio].
L’evoluzione.
Nel frattempo, LettereInMovimento approva il proprio atto costitutivo «per la difesa integrale del carattere pubblico dell’Università e della Ricerca contro l’intrusione dei privati, la critica al modello socio-economico esistente, la pretesa di un Sapere critico, complesso ed interdisciplinare». Proponiamo una settimana di «Lezioni in piazza», Infopoint sui provvedimenti governativi [legge 133/08 e dl 180/08], cortei spontanei, sit-in all’interno del Rettorato, aperitivi di autofinanziamento, raccolte firme in appoggio alle iniziative del collettivo ed in contrasto con il fumo e la retorica della rappresentanza, disorientando le altre organizzazioni studentesche modenesi, inerti ed autoreferenziali.
In movimento.
Il 14 novembre si parte da Bologna per Roma. 10 euro a prezzo politico, un viaggio che consuma il fisico, ma non spegne le discussioni ed i confronti notturni. Il treno è vivo. Emana energia politica! Attraversiamo le strade della capitale come «Ateneo di Modena in Rivolta» e partecipiamo all’assemblea nazionale dell’Onda. Coscienti di ciò cui andremo incontro, non crediamo che il lavoro politico si debba esaurire nella sola protesta; questo movimento deve essere l’occasione per appropriarci degli spazi universitari, affrontare i problemi che affliggono il contesto locale e quello globale, criticare l’esistente e proporre alternative per un altro orizzonte possibile. Bisogna creare il cambiamento dei paradigmi politici interpretativi fino ad ora utilizzati, anche se mettere in discussione le pratiche istituzionali fino ad ora subite si dimostra un compito arduo. Noi ci proviamo, camminando e domandando!
1 commento:
Autoreferenzialita' e culto della personalita' (la propria), siempre!
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