Vorremmo appellarci al dialogo ed alla pace, ma, in condizioni del genere di quelle appena tratteggiate, risulterebbe quanto meno pleonastico. Siamo a fianco dei pochissimi israeliani che si sono sollevati contro questo scempio, ma non possiamo che sostenere il diritto alla resistenza del popolo palestinese (del quale auspichiamo l'unità politica, almeno, in questi frangenti, fra Hamas, settori non corrotti di Al Fatah, Fplp e galassia di sinistra, come invocato dal leader-prigioniero, nelle carceri israeliane, Marwan Barghouti) ed esecrare le diplomazie ed i governi occidentali (e la stragrande maggioranza "addomesticata" dei media), Stati Uniti d'America in testa, ancora una volta complici, se non ideatori e poi falsi narratori, della barbarie sionista. Aderiremo pienamente alle iniziative di solidarietà con la Palestina che si susseguiranno nei territori, a Modena come nel resto d'Italia! LettereInMovimento
Come LettereInMovimento condanniamo fermamente la terroristica aggressione che l'Esercito (Tsahal) dello Stato di Israele, tramite l'Aviazione ed i bombardamenti "a tappeto" ed in attesa dell'annunciata invasione "di terra", sta portando alla già stremata, affamata e segregata popolazione palestinese della Striscia di Gaza, ormai dalla prima mattinata di sabato scorso, 27 dicembre. Azione spietata, e preparata nei minimi dettagli da mesi, che ha già causato 400 morti e oltre 2000 feriti (in maggioranza donne e bambini), nonostante la propaganda della "lotta al terrorismo" e degli "obiettivi mirati". Anche se fossero stati tutti militanti di Hamas, del resto, il "crimine contro l'umanità" sarebbe stato lo stesso. Non è questo il luogo per ripercorrere la genesi, dal 1948 ad oggi, delle bieche azioni israeliane ai danni del popolo palestinese tutto, nè per chiarire quali siano i motivi scatenanti, e sapientemente manipolati, di questa ennesima, vigliacca, offensiva. Per fare questo, dato anche il continuo permutare della situazione, ci proponiamo di organizzare a breve un incontro pubblico durante il quale ragionare, discutere e trarre conclusioni. Per non fare che un esempio, nel mentre scriviamo, giunge notizia che Hamas, forza legittimamente eletta a Gaza, sarebbe disponibile ad una "tregua permanente", comprendente la possibilità di far cessare il lancio di missili Qassam verso il Neghev, in cambio della fine dell'assedio militare e dell'embargo fisico, logistico, sociale, politico ed economico imposto da Israele ai Territori palestinesi da, ormai, diversi anni, tale da avere trasformato Gaza in una immensa "prigione a cielo aperto"; misura, quest'ultima, già chiesta come legittima condizione affinchè non venisse rotta la "tregua semestrale" siglata sei mesi fa. Israele, manco a dirlo, ha fatto orecchie da mercante in entrambe le occasioni, proclamando, fra l'altro, appena adesso, di rifiutare anche la tregua "di 48 ore" chiesta dall'Unione Europea. Non aggiungiamo altro. Crediamo che, di per sè, questa stessa contingenza sia esemplare per capire chi ci troviamo di fronte e quanta sprezzante arroganza ed ottusa malvagità covi nel suo seno.
Informazioni e Appuntamenti
Autofinanziamento del collettivo: attivo di 229,47 €
LUNEDì 27 APRILE ore 11.00 Aula Magna della Facoltà di Lettere : Conferenza stampa promossa da LettereInMovimento con l'Ordine dei Medici ed i Professori della Facoltà di Lettere
mercoledì 31 dicembre 2008
Operazione "Piombo fuso", Israele carnefice e vergogna del pianeta! Siamo tutt* palestinesi!
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